A. Carbonaro

…Il sapiente uso dell’inchiostro di china crea sul bianco della carta giochi di luce e ombra, generando una particolarissima tecnica grafica: nessun elemento appare privo di vita propria, ma anche il più piccolo filo d’erba possiede una sua valenza simbolica e contribuisce all’incessante movimento dell’universo. Un turbino di sensazioni interiori si effonde nella vorticosa successione delle ondate coloristiche: la purezza del segno grafico si rivela nel “grovigli” di arbusti e nei “garbugli” di erba che danno vita a composizioni rigogliose e armoniche. Nel momento in cui si accinge a riportare sulla carta i moti dell’animo, l’artista scompone le superfici in molteplici segni, ignorando la tradizionale visione prospettica e creando una sovrapposizione di immagini surreali dalle quali affiora una natura prigenia, solare, quasi idilliaca, che comunica al fruitore un tumulto di emozioni…

Angelica Carbonaro

Peccettum – Periodo d’Arte e non solo Arte – Aprile 1997