…. Nunzia Pappalardo affronta tematiche diverse che, in un certo senso, danno voce e respiro a tutte le urgenze interne della sua sensibilità e del suo carattere e che sono comuni a molti della sua generazione: desiderio di crearsi uno spazio che non sia il riflesso altrui, bisogno di cancellare (e in alcuni dipinti questo appare evidentissimo) un mondo che riserva solo ruoli imposti che non si sentono e che tuttavia bisogna accettare per vivere; ricerca di una solitudine, come alternativa, dove trovare un’illusione, una chimera, un sogno che dia la forza di continuare.
In questo stato d’animo subentra l’analisi della “corteccia d’albero” pregnante dei medesimi significati (un qualcosa che divide l’interno dall’esterno e che rende inviolabile, incalpestabile, indistruttibile la vera essenza intima). Il segno ad inchiostro è nel contempo graficamente rigoroso, pullulante e ricco di invenzioni, ed è interessantissimo seguire come quell’avvicendarsi di curve e tortuosità naturali, in spessissimi casi, sfoci in atmosfere astratteggianti, lineari e pure…
Claudio Milluzzo